Le parole tracciano sentieri, uniscono epoche, legano storie e visioni. Il Filo delle Parole ha intrecciato voci e pensieri di diverse generazioni in un dialogo profondo e stimolante, nato dalle riflessioni dei giovani dell’Istituto Paschini – Linussio e sviluppato attraverso arte, musica e confronto diretto.
Nel cuore dell’Osteria Al Cervo di Socchieve, tre generazioni di artisti si sono incontrate per dare corpo e voce a tre parole chiave emerse nei laboratori precedenti: riserva, cambiamento, rinascita. Concetti che raccontano il legame con il territorio, il bisogno di trasformazione e il desiderio di riscoprire un’identità in evoluzione.
Ma queste parole sono state solo il punto di partenza di un’esperienza collettiva assolutamente sorpendente, rivoluzione del concetto classico di luogo di scambio culturale.
Piuttosto un luogo di scambio autentico: un confronto spontaneo, acceso e arricchente, capace di far emergere le differenze tra le generazioni, ma anche i profondi punti di contatto.
Da un lato, il desiderio dei giovani di partire, di esplorare nuovi orizzonti al di fuori della propria terra. Una spinta comprensibile, inevitabile, ma che non significa rottura.
Al contrario, si è affermata una prospettiva nuova: andare via non significa perdersi, ma accumulare esperienze e maturare, per poi ritornare e diventare in prima persona motore di cambiamento.
Un’idea di rinascita identitaria che non è chiusura, ma apertura: partire per scoprire, tornare per trasformare, portando nel proprio luogo d’origine il valore di tutto ciò che si è vissuto altrove.
L’evento ha dimostrato che il dialogo tra generazioni è possibile e necessario, che le parole non sono solo strumenti di memoria ma anche di rinnovamento.
In una serata di grande intensità emotiva, nuove parole sono emerse spontaneamente formando il filo che ha cucito insieme esperienze, visioni e speranze, delineando un futuro che non è mai un punto d’arrivo, ma sempre un nuovo inizio.
*IN ARRIVO FOTO E VIDEO DELLA SERATA!*